Politica

Cabina regia: dal 1 aprile via il green pass rafforzato al lavoro per over 50

E’ terminata la cabina di regia del governo convocata dal presidente del consiglio Mario Draghi con i capo delegazione delle forze di maggioranza per definire la road map sulle misure contro il Covid in vista del consiglio dei mininistri in agenda per oggi. Da quanto si apprende dal 1 aprile dovrebbe essere cancellato l’obbligo del super green pass sui luoghi di lavoro per gli over 50. Per questa fascia di età sui luoghi di lavoro dovrebbe essere richiesto solo il certificato base.

L’obbligo di vaccino resterebbe solo per il personale sanitario e delle Rsa fino a fine anno e sarebbe eliminato dal comparto scuola e per quello della sicurezza, finora previsto.

L’obbligo di mascherine al chiuso viene prolungato fino al 30 aprile. Resta, invece, il green pass rafforzato fino al 30 aprile per servizi di ristorazione al chiuso, centri benessere, sale gioco, discoteche, congressi, eventi sportivi al chiuso. Dal 1 aprile dovrebbe scomparire il sistema a colori delle regioni e l’Italia dovrebbe essere tutta bianca. Con l’inizio di aprile la capienza negli stadi torna al 100%, finora ferma al 75%: all’aperto decadono dal primo aprile le capienze limitate del pubblico.

All’inizio della cabina di regia, il premier Mario Draghi, a quanto si apprende, ha ringraziato tutti i presenti e in particolare modo il ministro della Salute, Roberto Speranza, i vertici del Cts, Silvio Brusaferro e Franco Locatelli, e i componenti del comitato scientifico per il lunghissimo lavoro svolto. Il premier ha ricordato come negli ultimi due anni i cittadini abbiano imparato a vivere e sopravvivere a questa lunga pandemia grazie al conforto della scienza che ha accompagnato sempre il governo nel prendere le decisioni, sia nella fase in cui non era disponibile il vaccino, sia quando e’ stato possibile vaccinarsi.

“E’ stato un onore e un privilegio servire il Paese, speriamo di aver dato il nostro piccolo contributo per uscire dalla pandemia. Le vostre parole sono la migliore ricompensa per il servizio prestato”. Sarebbero queste le parole di Franco Locatelli del presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinare del Cts, che cessa di esistere dal primo aprile, alle dichiarazioni del premier.