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Ucraina: all’Aia incontro di 40 Paesi su crimini guerra

Al via all’Aia, in Olanda, la Ukraine Accountability Conference, in cui ministri di circa 40 Paesi si incontrano con il procuratore capo della Corte penale internazionale (Cpi) per discutere di come coordinare al meglio gli sforzi per portare davanti alla giustizia i responsabili di crimini di guerra in Ucraina. Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio, le forze di Mosca sono state ripetutamente accusate di abusi che vanno dall’uccisione di civili a Bucha, sobborgo di Kiev, agli attacchi contro obiettivi civili, come il bombardamento del 16 marzo che colpì un teatro di Mariupol, attacco in cui secondo un’indagine di Associated Press sono state uccise circa 600 persone. Aprendo la conferenza all’Aia, il procuratore capo della Cpi, Karim Khan, ha chiesto una “strategia globale” internazionale per coordinare gli sforzi per assicurare alla giustizia i responsabili di crimini di guerra. “La semplice verità è che, mentre parliamo, bambini, donne e uomini, giovani e anziani, vivono nel terrore”, ha detto. “Stanno soffrendo in Ucraina e in così tante diverse parti del mondo. Sono a lutto per ciò che hanno perso ieri, stanno trattenendo il respiro per ciò che potrebbero perdere oggi e per ciò che il domani può portare. In un momento come questo, la legge non può essere spettatrice”, ha dichiarato Khan. 

Associated Press e la serie di documentari d’inchiesta di Pbs ‘Frontline’, che a marzo hanno lanciato ‘War Crimes Watch Ukraine’, sforzo per raccogliere, verificare e catalogare prove di potenziali crimini di guerra commessi nella guerra in Ucraina, finora hanno registrato 338 potenziali crimini di guerra. Circa 40 nazioni dell’Unione Europea e di tutto il mondo hanno inviato rappresentanti alla conferenza di giovedì ospitata da Khan, dal Ministro degli Affari Esteri olandese Wopke Hoekstra e dal Commissario dell’Unione Europea per la Giustizia Didier Reynders.