ItaliaPolitica

Ucraina, Cacciari: “Sulla pace debacle della sinistra”

“Ho firmato l’appello per la staffetta pacifista del 7 maggio, contro l’invio di armi in Ucraina. Contro l’invio di armi, certo, ma soprattutto per chiedere che finalmente il nostro Paese, insieme ad altri di buona volontà, lavori per aprire un tavolo di trattative serie, per evitare che questo conflitto assuma proporzioni ancora più tragiche e apocalittiche”. E’ quanto spiega al Fatto Quotidiano Massimo Cacciari. “L’Italia è completamente assente – aggiunge – Macron è l’unico che fa qualche scena, almeno. Poi c’è la scomparsa della Germania, che vive una crisi di ceto e leadership politica impressionante dopo l’uscita di scena della Merkel”. Commentando le posizioni di Schlein, afferma che “c’è stata una débâcle culturale totale da parte della sinistra italiana ed europea, da tempo è sparita ogni voce. Magari un tempo le voci erano strampalate, ideologiche, quello che si vuole, ma l’assenza completa di ogni riflessione autonoma è piuttosto impressionante”. “Il destino del conflitto è nelle mani degli Stati – afferma ancora – E la responsabilità più grande nell’assenza di un tavolo di pace è europea. Questa guerra ci consegna un fatto: l’Europa, come destino politico, è finita. Le conseguenze sono drammatiche, perché laddove ci sono imperi in rotta di collisione e non c’è nessuna potenza in grado di operare mediazioni tra di loro, si può arrivare allo scontro finale”.