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Dopo di noi: una legge a tutela dei disabili

Solitamente i genitori sperano di morire prima di un figlio. Sarebbe “contro natura” pensarla diversamente. Seppure a malincuore, alcuni di essi in realtà auspicano che la morte di un figlio anticipi la loro. Parliamo dei familiari di ragazzi affetti da grave disabilità. Dopo aver trascorso una vita ad accudire i figli con totale abnegazione, l’interrogativo che più li tormenta è “chi si prenderà cura di mio figlio quando noi non ci saremo più o non potremo più assisterlo?” La legge “Dopo di noi” riaccende le speranze

Dopo di noi: la vittoria dei deboli

La risposta agli interrogativi dei genitori è arrivata dal governo Renzi con l’approvazione della legge 112/2016, “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”. Meglio noto come “Dopo di noi, partendo dal durante noi”, il provvedimento legislativo entrato in vigore il 25 giugno 2016, è volto a tutelare i disabili, sia nel caso in cui i genitori siano venuti a mancare, sia quando non siano in grado di fornire un adeguato supporto. 

Considerati i dati Istat, secondo cui nel 2021 in Italia si contavano circa 13 milioni i disabili, di cui più di tre milioni con limitazioni gravi, la legge rappresenta una rivoluzione nel welfare. 

Per la prima volta infatti la politica si fa carico di una situazione che per anni è stata relegata esclusivamente alla sfera familiare degli interessati. Come se la disabilità non fosse un dovere dello Stato ma un problema che affligge poche persone.

Il contesto normativo

La legge 112/2016 è composta da dieci articoli e si inserisce nel contesto giuridico avviato nel 1992 con la legge 104 che, per la prima volta, ha introdotto il concetto di disabile grave. Essa intende dare attuazione ai princìpi stabiliti dalla Costituzione (“compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”), dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (13 dicembre 2006, ratificata dall’Italia con legge n. 18 del 3 marzo 2009). Quest’ultima impone di considerare i disabili come “persone” che hanno il diritto di vivere in condizioni di pari opportunità, attraverso giusti supporti e sostegni.

I punti principali della legge “Dopo di noi”

  • Progressiva presa in carico del disabile quando i genitori sono ancora in vita;
  • Permanenza in una soluzione abitativa extra-familiare, spingendo gli enti locali ad aumentare la disponibilità di case famiglia per fronteggiare eventuali situazioni di emergenza;
  • Co-housing per impedire l’isolamento;
  • Raggiungimento del maggior livello di autonomia della persona disabile;
  • Definizione di obbiettivi di servizio e livelli essenziali delle prestazioni in campo sociale da garantire su tutto il territorio nazionale.

Il trust per la tutela del patrimonio dei disabili

“Dopo di noi” prevede di agevolare fiscalmente l’utilizzo del trust, uno strumento giuridico che consente ai familiari di tutelare il patrimonio del figlio disabile (articolo 2645-ter del codice civile). Come? Le proprietà vengono intestate a un terzo soggetto, il trustee (una persona, una Onlus operante nel settore della beneficenza o un gruppo di parenti) mediante atto costitutivo, “per finalità di inclusione sociale, assistenza e cura”. L’operato del gestore viene poi sottoposto al controllo di un “Guardiano” nominato dal disponente. 

Benefici della legge

Elenchiamo a seguire i benefici della legge:

  • Detraibilità Irpef al 19% delle spese sostenute per le polizze assicurative versate per rischi di morte, con un incremento da 530 a 750;
  • Cancellazione dell’imposta di successione e donazione per i genitori sulla casa di proprietà; 
  • Riduzione di aliquote e franchigie;
  • Detrazione, nella misura massima del 20% del reddito imponibile e di 100 mila euro annui, per le erogazioni liberali, donazioni e atti a titolo gratuito effettuati dai privati in favore del trust;
  • Esenzione dall’imposta di bollo per atti, documenti, istanze, contratti e copie dichiarate conformi, estratti, certificazioni, dichiarazioni e attestazioni poste in essere o richieste dal trust.

Le risorse economiche previste dalla legge “Dopo di noi”

Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha istituito un “Fondo per l’assistenza dei soggetti aventi diritto” (art. 4 del testo). Nel 2016 esso contava di una dotazione pari a 90 milioni di euro annui. Con la Legge di Bilancio 30 dicembre 2020 n. 178 è stata assegnata al Fondo una disponibilità di 76.100.000 euro per ciascuno degli anni 2021-2023. 

La sua attuazione spetta alle Regioni di appartenenza, (è ripartito per ciascuna regione) ed è compartecipato da Enti Locali e associazioni del Terzo Settore. 

Conclusioni 

La legge accende molte speranze, offre ai disabili gli strumenti per poter vivere al meglio la propria esistenza e valorizzare le proprie competenze, ma c’è bisogno di abbattere ancora molte barriere culturali e di affinare un alto grado di sensibilità per crescere come paese. Le premesse per riuscirci ci sono tutte.