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Intelligenza Artificiale Generativa: una nuova era

L’Intelligenza Artificiale Generativa sta producendo un salto di qualità nelle società contemporanee.

L’era digitale ha dato inizio a una rivoluzione senza precedenti, portando l’umanità in un territorio sconosciuto e affrontando sfide simili a quelle descritte nella novella di Edwin Abbott, “Flatlandia”. Come gli abitanti di Flatlandia che si scontrano con l’arrivo di una terza dimensione, anche noi stiamo vivendo un momento di profondo cambiamento causato dalla rapida accelerazione digitale. Tuttavia, la complessità di questa rivoluzione ci sfugge ancora, e i cambiamenti che sta portando sono evidenti. 

Per millenni lo sviluppo umano è stato lineare, ma l’avvento delle tecnologie digitali ha dato vita a una accelerazione rapida in tutti i settori. Questo repentino cambiamento è definito come una “biforcazione catastrofica”, indicando che il sistema è fuori controllo e si sta trasformando a un ritmo frenetico. 

Esistono molte prove di questa accelerazione: dalla crescita demografica mondiale, al PIL globale, ai dati strutturati e non strutturati, all’aumento dei video e alla massa monetaria. Le aziende del settore tecnologico hanno raggiunto capitalizzazioni di mercato paragonabili a interi stati, dimostrando l’enorme influenza di questa rivoluzione. 

La digitalizzazione ha portato ad un’esplosione nella produzione di dati, anche se gran parte di essi riguarda argomenti banali. Tuttavia, in soli pochi anni, la quantità di conoscenza accumulata è senza precedenti. Questo cambiamento rapido sta avendo un impatto significativo sul mondo del lavoro. L’esempio di Walmart, l’azienda simbolo dell’era industriale, confrontato con WhatsApp, dimostra come pochi dipendenti possano generare un enorme valore di mercato. 

La trasformazione digitale si basa sull’ubiquità dei processi, sull’esponenzialità e sull’ibridazione. Questo comprende l’emergere dei “gemelli digitali” dei modelli dell’industria 3.0, l’utilizzo di cicli immateriali e la creazione di moneta al di fuori delle banche centrali. 

Le tecnologie emergenti stanno rivoluzionando vari settori, dall’ipertesto alla manipolazione del DNA, dalle nanotecnologie all’intelligenza artificiale generativa. Questo processo si intreccia con due crisi: una crisi del modello di produzione e accumulazione dei modelli economico-sociali e una crisi dei cicli ambientali del pianeta. 

Il cambiamento principale è l’avvento di un nuovo ciclo di accumulazione basato sull’informazione. Questa transizione richiede un cambio di mentalità, passando dal “sapere come” al “sapere perché” fare le cose. 

Gli impatti sulla società sono molteplici, ma uno dei punti cruciali riguarda l’occupazione. Gli studi indicano che molte persone potrebbero perdere il lavoro a causa delle nuove tecnologie generative. Questo potrebbe portare a una crisi del welfare e dei modelli democratici. 

Per affrontare queste sfide, è necessario considerare le implicazioni scientifiche, culturali 

e sociali di queste tecnologie. Dobbiamo riflettere sul modo in cui stanno trasformando il lavoro, le interazioni sociali e le nostre vite nel loro complesso. 

Tuttavia, è proprio in questo contesto che si sta manifestando l’arrivo delle Intelligenze Artificiali Generative. Queste IA hanno raggiunto una potenza di calcolo che consente loro di generare concetti autonomamente e prendere decisioni in modo indipendente, addirittura auto-addestrandosi. 

Questo è un cambiamento epocale, mai sperimentato nella storia dell’umanità. Le sue potenzialità avranno un impatto diretto non solo sulla stragrande maggioranza delle professioni, ma anche sull’equilibrio generale del sistema economico-sociale. Inoltre, la potenza di questi algoritmi si scontrerà presto con la robotica avanzata e l’aumento esponenziale delle capacità di calcolo delle macchine quantistiche. 

In conclusione, per comprendere appieno i cambiamenti introdotti dall’Intelligenza Artificiale Generativa, è importante esaminare le diverse sfaccettature del problema e considerare prospettive multiple. È fondamentale valutare gli effetti a breve e lungo termine di queste tecnologie sulla società e sull’essere umano. Questo è il compito della politica, che al momento sembra non avere ancora una piena consapevolezza dell’entità di questi cambiamenti. 

Sergio Bellucci