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Haaretz: agente del Mossad annegato in Italia era in “missione anti-Iran”

6 Giugno 2023 – Sulla base di una recente indagine del quotidiano Haaretz, è emerso che l’agente del Mossad israeliano che è morto in seguito al naufragio di una barca sul Lago Maggiore, nel nord Italia, domenica scorsa (28 maggio), era presente in quella zona come parte di “un’operazione contro l’attività iraniana”.

Secondo quanto riportato da Haaretz, la barca, che trasportava agenti dell’intelligence israeliana e italiana, era in realtà impegnata in una cena celebrativa del successo della missione. L’agente deceduto “stava lavorando nell’area come parte di un’operazione volta a contrastare le capacità di armi non convenzionali iraniane”.

L’incidente si è verificato il 28 maggio. Secondo quanto riferito, la barca è affondata a causa del cattivo tempo e le autorità stanno indagando sulla possibilità che ci fossero troppe persone a bordo.

Inizialmente, Israele ha riconosciuto solo che l’uomo era un ex membro delle forze di sicurezza, mantenendo segreta la sua identità. Successivamente, è emerso il suo ruolo nel Mossad.

Il 1° giugno, un ex capo dei servizi segreti israeliani ha rivelato in un’intervista che l’uomo “non era lì in vacanza”, ma era invece in servizio.

Un rapporto investigativo italiano ha anche rivelato che dall’altra parte del lago, dove è avvenuto l’incidente, c’era una “forte” presenza russa, aggiungendo che gli agenti italiani e israeliani a bordo potrebbero aver monitorato accordi per l’equipaggiamento di droni tra aziende iraniane e italiane, potenzialmente legati alla guerra in Ucraina.

Il rapporto rivela inoltre che Erez Shimoni, il nome con cui l’agente è stato identificato nei media, è un “nome di copertura dato al defunto”.

L’incidente rimane misterioso. Secondo i media israeliani, il servizio funebre è stato presenziato dal capo del Mossad, David Barnea, e da numerosi ufficiali dei servizi segreti travestiti. Le immagini del funerale rilasciate dai media sono state sfocate e il nome del defunto è stato sostituito con una lettera cifrata durante tutto il servizio.

Il rapporto di Haaretz arriva in un momento in cui sta crescendo la diffidenza riguardo alle narrazioni che Israele associa alla morte dei suoi soldati e ufficiali di intelligence.

Appena un giorno fa, tre soldati israeliani sono stati uccisi in un’operazione condotta da un ufficiale egiziano al confine tra Egitto e Israele. I dettagli di questi omicidi sono stati soggetti a pesanti restrizioni da parte delle autorità israeliane per diverse ore prima di essere resi pubblici.