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Trump incriminato nell’indagine sui documenti federali

L’ex presidente Donald Trump commenta la sua incriminazione nell’indagine penale federale riguardo il trattenimento di materiale classificato

Washington DC – L’ex presidente Donald J. Trump ha dichiarato di essere stato ufficialmente incriminato nell’indagine penale federale a suo carico riguardo il suo trattenimento di materiale classificato.

“La corrotta amministrazione Biden ha informato i miei avvocati che sono stato incriminato”, ha scritto Trump sui social media.

L’ex presidente, che compirà 77 anni la prossima settimana, ha aggiunto di essere stato “convocato a comparire presso il Tribunale Federale di Miami martedì, alle 15:00”.

Durante una speciale trasmissione su ABC News, Katherine Faulders ha riferito che Trump sembra essere stato accusato di sette capi d’imputazione, tra cui il possesso volontario di informazioni classificate sulla sicurezza nazionale, cospirazione e false dichiarazioni. Una fonte ha riferito a NBC News che sette capi d’imputazione però non corrispondono necessariamente a sette accuse, poiché ci possono essere più accuse per ciascun capo d’imputazione.

Trump ha ripetutamente negato qualsiasi illecito nel caso e ha richiesto che l’indagine sia interrotta a causa di presunte parzialità dei pubblici ministeri.

L’ex presidente ha sostenuto che l’indagine nei suoi confronti sia stata avviata per fermare la sua campagna presidenziale, lanciata il 15 novembre 2022. Attualmente, Trump si trova al vertice delle primarie presidenziali del Partito Repubblicano insieme al governatore della Florida Ron DeSantis, mentre gli altri candidati si attestano su percentuali molto basse.

Gli antefatti

Il 6 maggio 2021, il National Archives ha informato per la prima volta Trump del loro tentativo di riottenere da lui una ventina di scatole di documenti come richiesto dal Presidential Records Act. Il National Archives aveva avvertito Trump alla fine del 2021 che la mancata restituzione avrebbe potuto portare la questione sin dinanzi ai pubblici ministeri o al Congresso americano, se egli avesse continuato a rifiutarsi di restituire i documenti. L’ex avvocato della Casa Bianca di Trump, Eric Herschmann, aveva anche egli messo in guardia Trump del rischio di serie ripercussioni legali se non avesse ottemperato.

Nel gennaio 2022 circa 15 scatole sono state restituite, momento in cui gli ufficiali hanno scoperto che vi erano centinaia di pagine di materiale classificato all’interno. Le autorità federali sono state informate della scoperta e successivamente hanno scoperto che vi erano altri materiali che non erano stati consegnati, dando il via a un’indagine penale.

Nel maggio 2022, una giuria federale ha emesso un’ulteriore citazione per ottenere documenti classificati e, poche settimane dopo, il Dipartimento di Giustizia ha visitato Mar-a-Lago e il team legale di Trump ha firmato una dichiarazione scritta affermando che tutto il materiale classificato era stato restituito. Durante l’estate, gli investigatori hanno intervistato i membri dello staff di Trump e ottenuto il filmato delle telecamere di sorveglianza della proprietà.