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Natura: briciole di vittoria all’Europarlamento

Agli antipodi del mondo, si festeggia un’unica, grande vittoria della natura, contro ogni tipo di egoistico interesse umano.

La ‘Nature Restoration Law’, una legge proposta in Europarlamento per il ripristino degli habitat naturali, ha finalmente raggiunto la maggioranza dei voti, anche se per una “briciola”, come ci ha tenuto a sottolineare Greta Thumberg, presente in aula. La legge, infatti, è stata a lungo ostacolata dagli europarlamentari di destra, poiché porre come priorità legale il recupero del 20% degli habitat terreni e marini, entro il 2030, potrebbe, in maniera molto concreta, intaccare la produzione sia agricola che industriale; con loro, non a caso, anche Coldiretti, per difendere gli interessi dell’agricoltura, mantenere “produttività e sicurezza alimentare”.

Nell’ultimo tempo utile per le votazioni, 21 dei contrari hanno sconvolto gli equilibri già assodati: 336 voti favorevoli alla legge, 300 contrari e 13 astenuti.  Briciole, come si diceva, nessuna vittoria netta che possa far stare tranquilli riguardo il prossimo futuro, ma l’Europa è la prima ad approvare una legge così stringente in termini di politiche ‘green’; mentre, dall’altra parte del globo, un’altra briciola accresce la gioia degli ambientalisti scaturita sui social.

In Brasile, il governo Lula ha annunciato che la deforestazione della foresta amazzonica, nei primi sei mesi del 2023, è diminuita, complessivamente, del 33,6%. Quello della deforestazione è stato un grande punto a favore della propaganda di Lula e, grazie alle 80 milioni di sterline ricevute dalla Gran Bretagna per il fondo Amazzonia, il presidente ha avuto modo di mettere in atto un piano di prevenzione, destinato ad eliminare il problema della deforestazione entro il 2030. Il governo Bolsonaro aveva visto morire 4000 km quadrati di foresta all’anno, contro i 2600 di quest’anno. Ma le perplessità rimangono e non sono poche.

Intanto, la stagione secca, favorevole alla deforestazione, non è ancora arrivata: il picco massimo si dovrebbe raggiungere proprio adesso, tra luglio e settembre. Sarà solo dopo aver registrato i dati utili, nell’ultima parte dell’anno, che si potrà capire se è opportuno parlare di trend in diminuzione o meno. In secondo luogo, c’è un’altra realtà brasiliana drammatica e poco conosciuta, nella zona del Cerrado, dalla quale arrivano notizie sconcertanti di aumento della deforestazione del 14%.

La ritrosia ai festeggiamenti di molte associazioni ambientaliste è comprensibile, eppure non possiamo fare a meno di goderci anche solo le briciole.

di Alice Franceschi