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Medioriente, negoziati per tregua a Gaza, premier Qatar a Washington

Il primo ministro del Qatar, Mohamed bin Abderrahman Al Thani, è arrivato a Washington e incontrerà il segretario di Stato americano, Antony Blinken, nell’ambito degli sforzi dei mediatori per raggiungere una tregua a Gaza prima dell’inizio del Ramadan, previsto per l’11 marzo. Il capo della diplomazia del Qatar “guida la delegazione del Qatar per il sesto round del dialogo strategico Qatar-Usa, che si terrà domani”, ha indicato oggi sul suo account X il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al Ansari. Il portavoce ha aggiunto che Al Thani incontrerà Blinken ed entrambi inaugureranno questo dialogo, che comprenderà dodici sessioni in diversi settori della cooperazione bilaterale. Il dialogo strategico Qatar-Usa è stato istituito nel 2018 per coordinare congiuntamente le questioni regionali e globali, nonchè per rafforzare la cooperazione bilaterale nei settori della sanità, degli aiuti umanitari, dello sviluppo internazionale, dei diritti umani, della cooperazione regionale, del cambiamento climatico e del commercio, tra gli altri. Questa visita avviene in un momento cruciale per entrambi i Paesi, mediatori del conflitto di Gaza, dato che al Cairo sono in corso negoziati a cui però non partecipa Israele, che non ha inviato nessuno nella capitale egiziana. L’obiettivo è raggiungere una tregua prima dell’inizio del mese sacro per i musulmani. Ieri, la vicepresidente americana Kamala Harris ha chiesto che il cessate il fuoco temporaneo di sei settimane a Gaza negoziato da Israele e Palestina venga attuato “immediatamente” e ha rimproverato il governo di Benjamin Netanyahu di non fare abbastanza per la consegna degli aiuti nella Striscia. Harris incontrerà oggi alla Casa Bianca il membro del Gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz, al quale ribadirà la posizione degli Stati Uniti sulla necessità di un cessate il fuoco temporaneo per portare più aiuti umanitari a Gaza è liberare gli ostaggi. Secondo quanto riferito nel fine settimana da un fonte americana, Israele ha “praticamente” accettato la proposta di cessate il fuoco di sei settimane a Gaza, mentre Hamas non ha ancora stabilito una “categoria definita di ostaggi vulnerabili”, da liberale. Il cessate il fuoco di sei settimane consentirebbe lo scambio di ostaggi detenuti a Gaza e di prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane, nonchè un aumento del flusso di aiuti umanitari.