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È morto a 96 anni Lino Jannuzzi, una vita tra giornalismo e politica

Ieri è morto a Roma il giornalista e politico italiano Lino Jannuzzi: aveva 96 anni. Giornalista, politico, e autore di scoop importanti, nel 1967 con Eugenio Scalfari sull’Espresso scrisse alcuni articoli sul cosiddetto Piano Solo, un progetto di golpe attribuito al generale dei carabinieri De Lorenzo che querelò i due giornalisti. Entrambi furono condannati ma grazie all’immunità parlamentare offerta dal Partito Socialista Italiano evitarono il carcere. Jannuzzi fu anche condannato per diffamazione a mezzo stampa per aver criticato duramente la magistratura per il caso di Enzo Tortora, il giornalista arrestato e condannato ingiustamente negli anni Ottanta. Successivamente è stato graziato dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Nel 2001 accettò la candidatura al Senato da parte di Forza Italia: in Parlamento si batté sia per evitare il carcere, sia perché fosse modificata la legge che prevede il carcere per i giornalisti riconosciuti colpevoli di diffamazione. Jannuzzi era nato a Grottolella (Avellino) nel 1928. Dopo gli inizi all’Espresso, ha lavorato per il settimanale Tempo Illustrato, ha diretto Radio Radicale, Il Giornale di Napoli, l’agenzia di stampa Il Velino. Negli ultimi anni ha collaborato con Panorama e Il Giornale. E’ stato anche autore di sceneggiature di film come Lucky Luciano e Cadaveri eccellenti. Ha scritto anche diversi libri, tra i quali Così parlò Buscetta, Il processo del secolo. Come e perché è stato assolto Andreotti, Lettere di un condannato. Storie esemplari di ingiustizia italiana, Lo Sbirro e lo Stato.