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Mariupol: in tre settimane 20mila vittime. Sopravvissuti all’attacco al teatro

Il violento attacco da parte dei russi al teatro della città di Mariupol contina a destare sconcerto nell’opinione pubblica. Le bombe di Mosca sono cadute sull’edificio nonostante le forze militari sapevano che veniva usato come luogo di rifugio per donne e bambini. Nella città si stimano almeno 20.000 morti come riferisce il ministro della Difesa ucraina, Oleksii Reznikov, in collegamento con le commissioni Esteri e Difesa del parlamento europeo. “Mariupol prima era una città di 400.000 mila persone, da tre settimane è in condizioni di sopravvivenza senza acqua, corrente elettrica. Viene colpita da missili in continuazione, anche i convogli umanitari vengono bombardati. Si stima che le perdite civili siano 20 mila. Ieri è stato bombardato il teatro della città dove si rifugiavano 1200 donne e bambini. C’erano segnali che all’interno c’erano i bambini, ma il mostro ha colpito lo stesso”. Ma, per fortuna, come riferisce l’ufficio del sindaco di Mariupol ci sono alcuni superstiti dell’attacco sferrato ieri dalle forze armate russo contro un teatro della città. Le autorità locali non sono però ancora in grado di riferire il numero esatto delle vittime, né quello dei sopravvissuti.