IndaginiNews

Caso Contrada: anche i magistrati sono soggetti alla legge 

Caso Contrada: confermato in Cassazione il maxi risarcimento per Bruno Contrada. Si trattò di ingiusta detenzione. Il suo legale, Stefano Giordano, non intende mollare la presa

Caso Contraria: un esempio di malagiustizia 

Intervistato dal canale tv TRMWeb.it, Stefano Giordano, legale di Bruno Contrada (92 anni) si esprime sulla vicenda giudiziaria del suo assistito, definendola “un massacro mediatico e giudiziario vergognoso”. L’ex numero due del Sisde venne arrestato nel 1992 e condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Sentenza che la Corte d’Europa dei diritti dell’uomo dichiarò illegittima. Da allora ha subito ogni genere di accuse

Per Giordano si è “perseverato nell’errore” 

L’avvocato Giordano punta il dito non tanto sugli errori commessi in questi anni, quanto sulla perseveranza con cui si è andati avanti «gli errori sono fatti umani e possono accadere ma la Procura generale, nonché gli organi inquirenti dell’avvocatura dello Stato hanno perseverato su quella che era l’esecuzione di due sentenze della Corte Europea dei diritti dell’uomo». 

Le sentenze avevano infatti sancito che il procedimento a carico del dottor Bruno Contrada era stato fin dall’inizio illegittimo ed illegittima era la condanna, per altro totalmente scontata dall’ex agente segreto e ufficiale di Polizia di Stato.

«Quando vengono emesse delle sentenze, come quelle della Corte europea nei confronti di Contrada, piacciano o non piacciano devono essere rispettate. Sarebbe illegale il provvedimento di un procuratore generale che non disponesse l’ordine di scarcerazione. Un conto è dissentire, un conto è la mancata esecuzione di una sentenza. Nel suo caso c’è stata un’assoluzione ma si è perseverato nell’ingiustizia»continua il legale. «Questo significa violare una legge dello Stato oltre che un trattato internazionale».

Un maxi risarcimento vale la vita di una persona?

Il risarcimento previsto per Bruno Contrada è di 285,342,2 euro, una cifra inferiore a quella disposta tre anni fa. Potrà bastare a lenire la sofferenza di un uomo accusato ingiustamente? 

Contrada dichiara ho «subito danni irreparabili e non c’è risarcimento che valga».

Dello stesso parere l’avvocato Stefano Giordano che segue il caso da otto anni. 

«Abbiamo eseguito la sentenza della Corte Europea. Contrada è un uomo vecchio e malato che ha avuto la fortuna di sopravvivere a questo travaglio. Invece di  essere stato premiato per avere arrestato i più pericolosi criminali, la giustizia gli ha regalato questo fine di vita. La vicenda ha distrutto la sua famiglia. La sua sofferenza non ha prezzo».

Quale sarà il seguito del Caso Contrada? 

«In questi lunghissimi anni abbiamo assistito a un tran tran mediatico giudiziario cui hanno preso parte anche magistrati o ex magistrati di una certa autorevolezza.  Hanno tirato in ballo Contrada per fatti estranei al procedimento (per cui c’è stato l’annullamento della Cassazione nel 2017) anche attraverso attività giurisdizionali molto importanti. A muoverle in particolare la Procura di Palermo, quella in cui prestava servizio Roberto Scarpinato (senatore del M5S n.d.r) che oggi beneficia di immunità parlamentare.

Basti pensare che il mio assistito fu coinvolto nel processo per l’omicidio dell’agente Nino Agostino (1989) senza che formalmente ne facesse parte. Gli fu persino negato il diritto al silenzio durante il processo.

Nel suo caso hanno violato più volte il principio del diritto penale della cosiddetta “presunzione d’innocenza”. Anche i media lo hanno indicato come protagonista o partecipe della strage di via D’Amelio (in cui perse la vita il giudice Paolo Borsellino nel 1992 n.d.r), quando ci sono sentenze che hanno acclamato la sua estraneità. 

I magistrati che hanno insistito sulla colpevolezza di Contrada dovranno rispondere secondo la legge che attua la presunzione di innocenza in italia. Non dimentichiamo che anche i magistrati sono soggetti alla legge”»- conclude il noto legale palermitano.