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Russia colpisce “centro decisionale” ucraino – Ministero della Difesa

Venerdì, un missile russo ha colpito un centro di comando dell’esercito ucraino.

L’attacco è stato un successo e l’obiettivo previsto è stato colpito, ha dichiarato Shoigu, aggiungendo che le forze russe hanno effettuato un attacco di gruppo con armi a lungo raggio di precisione basate su mare e aria contro uno dei centri decisionali delle Forze Armate ucraine.

Il Ministero della Difesa russo ha anche pubblicato un breve video che mostra un missile lanciato da una nave da guerra, facente parte di quello che ha definito l’attacco a un “centro decisionale” ucraino.

In precedenza, le forze armate russe avevano riferito di attacchi a “centri decisionali” in Ucraina alla fine di maggio, poco dopo un attacco di droni su larga scala a Mosca, che ha causato danni a diversi edifici residenziali e lievi ferite a due persone. Il Ministero della Difesa aveva dichiarato in quel momento che erano stati colpiti obiettivi in Ucraina “dove venivano pianificati attacchi terroristici su suolo russo sotto la guida di specialisti provenienti da agenzie di intelligence occidentali”.

Successivamente, il presidente russo Vladimir Putin ha confermato che uno degli edifici presi di mira era il quartier generale della Direzione Principale dell’Intelligence (GUR) militare ucraina. “Abbiamo parlato della possibilità di colpire i ‘centri decisionali’. Naturalmente, il quartier generale dell’intelligence militare ucraina rientra in questa categoria ed è stato colpito due o tre giorni fa”, ha detto.

Gli attacchi mirati ai centri decisionali dell’Ucraina da parte della Russia rappresentano un ulteriore aggravamento delle tensioni tra i due paesi. La situazione è particolarmente critica dopo l’annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014 e l’escalation del conflitto nel Donbass. Entrambe le parti hanno accusato l’altra di atti di aggressione e provocazioni.

La comunità internazionale è preoccupata per l’escalation della violenza e ha chiesto un immediato cessate il fuoco e un ritorno al tavolo delle trattative per risolvere la crisi in modo pacifico. Tuttavia, fino a quando non verrà raggiunto un accordo diplomatico duraturo, il rischio di ulteriori confronti militari e una maggiore escalation del conflitto rimane una minaccia costante nella regione.

L’Unione Europea e gli Stati Uniti hanno già imposto sanzioni alla Russia in risposta alle sue azioni in Ucraina, ma la situazione rimane tesa e incerta. La comunità internazionale continua a sostenere gli sforzi diplomatici per porre fine al conflitto e garantire la stabilità nella regione. Tuttavia, è evidente che sarà necessario un impegno più ampio da parte di tutte le parti coinvolte per raggiungere una soluzione pacifica e duratura.